Sono recentemente stati pubblicati alcuni articoli di natura fuorviante sulle prescrizioni in materia di scarico dei prodotti della combustione di caminetti e/o stufe a pellets o legna; il commento di CECED Italia riportato di seguito mira a informare circa la legislazione in materia, evitando cosi un’applicazione parziale della regolamentazione tecnica.

La norma UNI 10683 “Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi – Verifica, installazione, controllo e manutenzione” recita letteralmente: “Lo scarico dei prodotti della combustione deve avvenire a tetto. E’ vietato lo scarico diretto a parete o verso spazi chiusi anche a cielo libero”.

Alla normativa fa eco anche la legislazione, legge 90/2013, che ha poi ribadito testualmente che “Gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, con sbocco sopra il tetto dell’edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente”.

E’ quindi evidente che l’indirizzo della legislazione è molto puntuale e non lascia spazio a interpretazioni fantasiose.

L’operatore, all’atto dell’installazione della stufa e del caminetto, deve sempre collegare il prodotto ad un camino e/o canna fumaria che ne evacui i fumi sopra il tetto, deve poi rilasciare la dichiarazione di conformità DM 37/08 e completare il proprio intervento con il rilascio del libretto d’impianto per le parti di competenza.

Ai fini della sicurezza, ricordiamo inoltre che è fondamentale utilizzare camini e canne fumarie marcate CE e conformi per requisiti all’utilizzo specifico, facendo particolare attenzione alle  seguenti caratteristiche: resistenza al fuoco da fuliggine, distanza da materiali combustibili e resistenza alla corrosione.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare i siti web www.assocamini.it e www.unicalor.it

Fonte www.ceceditalia.it