Lo slittamento del termine per l’obbligo è stato inserito nel decreto Milleproroghe 2017 approvato dal Consiglio dei Ministri.

Il termine per installare sistemi di contabilizzazione-termoregolazione del calore negli edifici condominiali con riscaldamento centralizzato è stato spostato dal 31 dicembre 2016 al 30 giugno 2017.

A chiedere la proroga della deadline – peraltro imposta dalla normativa europea – erano in molti, tra cui Confedilizia che nei giorni scorsi denunciava come in molti edifici non è stato ancora possibile adempiere a quanto imposto dalla legge “a causa del ritardo con cui è stato approvato il decreto che ha modificato le regole applicabili e dell’impossibilità materiale, per le imprese, di soddisfare le innumerevoli richieste.”

Se il termine non fosse stato spostato moltissimi proprietari di casa sarebbero andati incontro a sanzioni da 500 a 2.500 euro per ciascuna unità immobiliare.

I proprietari dei singoli appartamenti, ricordiamo in sintesi, devono far installare due tipi di sistemi, secondo le norme del D.lgs. 141/2016 che, a sua volta, ha integrato il D.lgs. 102/2014, mentre la direttiva europea di riferimento è la 27/2012 sull’efficienza energetica.

Il primo sistema di apparecchi è per la contabilizzazione, perché permette di “leggere” i consumi individuali misurando – in modo diretto o indiretto secondo le diverse configurazioni tecniche applicabili – il calore fornito alle diverse abitazioni da un generatore centralizzato o da una rete di teleriscaldamento.

Il secondo sistema invece è di termoregolazione: sono le valvole termostatiche installate sui caloriferi, che consentono all’utente di variare la temperatura desiderata nei diversi ambienti interni.

Cosa prevede la normativa

La direttiva obbliga i condomìni (solo quelli che hanno il riscaldamento centralizzato) a installare un sistema di contabilizzazione del calore su ogni impianto: un sistema che aiuterà i singoli inquilini a pagare solo il riscaldamento che realmente consumano. Ma in che cosa consiste questo adeguamento dell’impianto? Vengono installati dei contabilizzatori di calore e delle valvole termostatiche (le cosiddette termovalvole) su ogni calorifero dell’abitazione (e di conseguenza viene adeguato anche l’impianto centralizzato), così da poterne misurare il calore emesso, controllare e regolare la temperatura. Questi sistemi, quindi, permettono di decidere come e quanto riscaldare le proprie stanze e, soprattutto, consentono di pagare quanto davvero si consuma.

Quando fare i lavori? Non ridurti all’ultimo

La proroga permetterà infatti di eseguire i lavori a impianti spenti: tra marzo e aprile (in base alla Regione), infatti, si spegneranno in quasi tutta Italia i riscaldamenti e da quel momento fino al 30 giugno occorrerà mettrsi in regola. È bene ricordare che gli interventi potrebbero richiedere anche qualche settimana: per eseguire i lavori, infatti, gli impianti devono rimanere spenti da un minimo di una fino a un massimo di tre settimane, per permettere gli adeguamenti di tutti gli appartamenti e apparati del condominio. Questa potrebbe essere anche l’occasione per analizzare l’efficienza dell’intero edificio: infatti, installare i contabilizzatori e le valvole non risolve la possibile inefficienza di una caldaia vecchia o le dispersioni di calore dal tetto, dalle facciate o dalle finestre.

Se se abiti in uno stabile in cui non sosno ancora stati fatti i lavori per installare i contabilizzatori del calore, meglio non aspettare: chiedi conto fin da subito al tuo amministratore di condominio o, se non ne hai uno, inizia a contattare una ditta specializzata per farti fare dei preventivi.

 

fonti: qualenergia.it altroconsumo.it